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Pubblicata il 11/07/2004
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Indossare orche marine
in partiture di ghiaccio,
musicando ovattate voci
a distanti infiniti richiami,
corrugarsi in lignea pelle
di sequoia millenaria
d'incise tracce della vita
nel movimento più lento,
farsi roccia d'ossa e cuore,
testimone d'erranti nubi
sotto eterni cieli viola,
scricchiolando abissi
di solitudine profonda.

M'annullo d'onda azzurra
nel salto verso il sole
che in me s'annega
nel tramonto d'un addio,
in mille lacrime di spuma.
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Trovo difficile commentarti tanto ritengo grande il tuo telento nel manipolare parole e accostamenti e immagini straordinarie mascherando in parte i tuoi pensieri dietro una coltre di visioni surreali.
Un ciao
Cesare

il 11/07/2004 alle 09:28

Husserliana o hegeliana nel titolo; trovo questa tua lirica ottima, caro Axel! Sotto tutti i punti di vista.
Un ritmo lento, quasi di onda atlantica, conduce il lettore a seguire i flussi del tuo pensiero che scivola da scoscese alture per librarsi alto a ingoiare il sole. In un mare di infinito che ci sommerge, che ci annulla, che ci pervade e che ci appartiene. Divenendone goccia sapiente anche noi.
Un caro abbraccio!
Er

il 11/07/2004 alle 10:33

Carissimo Cesare, il tuo commento è bellissimo, quindi vedi che non è difficile commentarmi, riuscendo a dirmi delle cose bellissime! :-)
Un abbraccio
Axel

il 11/07/2004 alle 11:18

Caro Er, sempre profondo il tuo recepire le mie istanze, sicuramente in sintonia affine con il tuo sentire.
Un abbraccio carissimo!
Axel

il 11/07/2004 alle 11:21

Ciao Carissima, in verità quello che mi dici è preziosissimo, grazie del commento,
una buona serata e un abbraccio!
Axel

il 11/07/2004 alle 20:13

Più bello di così non me lo potevi fare il commento! Grazie per le tue care parole, sono contento che tu abbia recepito le mie istanze così profondamente...
Un bacio
Axel

il 12/07/2004 alle 09:24

ringrazio il/la solito/a bifolco/a per l'UNO! :-)

il 12/07/2004 alle 09:26