PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/07/2004
scrivo affinchè le mie parole
abbiano un letto ove scorrere,
dono a loro un corpo e creo una vita,
flelibile e dolce
un volume si interrompe e
sfogliando pagine si alimenta.

polvere e paure porto via,
cullo speranze e accarezzo misteri,
disseto piante e spengo ardori.

l’illusione di un fiume sottile
e silenzioso che si fa strada
nel bosco dell’indifferenza e
rende instabile il terreno che irrora.

una tortura più che una missione.

col giorno tutto scompare
ed il letto cicatrizza come
una sanguinante ferita.

il nettare scompare quasi asciugato
dalla maschera che
impolvera il mio viso.

ed è di notte, solo di notte
che il mio cammino si fa più lento,
il mio respiro più silenzioso
ed il mio volto fende l’aria gelida,
sprezzante di vita e di amore.

confondo passato e presente,
sogni e reali sfumature
e sono specchio per
quanti in me cercano se stessi.

volo, senza lasciare la terra,
volo come un gabbiano senza destino,
volo e nel volo al mio fianco solo nuvole.
mi volto.


soffio.

scompaiono.

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