PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/07/2004
Scagliosa e in delay, sgusciante
prole puntuta di glande tossicovorace |
tu leccata e concupita dalla cute rugosa,
saluta [scivolando] tagliata il veleno,
Enrico Quarto il suo regale nomignolo:
messaggero d'una scadenza, le cellule incredule
sul palmo di Ecate, e ti desti
nel più nebbioso interrogativo.
Nulla è da fare, tutto è dipeso,
mia cara:
[ alla partenza ] uno sciamano ti strofina e
il responso ardente dista l'indeterminato.
Nella tua aria puoi dissolverti intaccata,
afosa la condanna per chi ha amato venire,
in dirittura di un effimero Kalahari:
però nelle dune è la notte malvagia
[solo tane di germeserpe],
e le carezze scemanti al tuo rifiuto.
Ed intorno solo vento gelido,
e silenzio.

Nella mia vallata ti assaggio: e sei svanita,
di sordità vestita.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)