Correvo sotto i tuoi occhi
sempre di fretta
passante come tanti tra la folla
Qualche volta ti anciavo uno sguardo
sempre molto fugace
venditore tra mille di quelli ambulanti
Avevo imparato in un anno
i colori del tuo guardaroba
spesso invidiavo nell'ora tarda
il fumo povero della tua zuppa per strada
Ad ogni passo facevasi mesto
il pensiero della mia vita complicata
perdevi di peso il lunedì mattina
mentre ti stringevi, più forte di prima...
Avrei voluto a volte
chiederti cosa c'era dietro il sorriso
scoprire se diventa un segreto
sapersi perfino rallegrare
Avrei voluto avere più tempo
anche per te
uno tra mille volti sconosciuti
Tratto di un mondo familiare
di cui per caso sei stato sfondo
straccio di realtà da studiare
La mattina del 15 agosto
avrei potuto comprare qualcosa
un bel fermaglio
una penna
una rosa
all'angolo dove mangiavi
non c'era più nessuno
qualcuno col suo pennello è arrivato
a cancellarti dal mio solito quadro.