PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/07/2004
Sulla sedia dell’ufficio
il mio corpo s’appesantisce
sempre più
mi piega la schiena
m’abbassa le pressione
e divento sempre più stanco
la finestra è aperta
perché entri nell’afa
qualche sputo di vento.
Ci sono dei giorni
come questo
che la mia vita è sospesa
in un luogo neutro
in qualche parte dell’ufficio
sono atteso
e non ho la forza
la voglia di muovermi.
come vorrei trovare
un rimedio che mi stordisca
per non ricordare più nulla
di me, che mi annienti.
Resto sdraiato
prendo una penna
per cogliere il pensiero
per esprimerlo nel solo
linguaggio che conosco
la poesia.
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