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Pubblicata il 09/07/2004
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E si stendono piatti sui tetti
sguardi alieni d'obliquo cielo,
densi di vetri rotti azzurrati
in dissolvenza triste d'eventi,
su tappeti di stelle cadute,
e mantiglie di carezze svanite
nel perdersi lento del giorno.

Incontaminati silenzi di cera
bruciano piano le umide crepe
di un viso di fecondi abbandoni,
fra contrasti in controluce
e sospesi dittonghi sfuggiti
fra le inerti dita anchilosate
che stringono bianchi telefoni,
mentre bevono, gli occhi fissi,
le pungenti ombre della sera.

Profili stinti e mostruosi
di svelate paure del vuoto,
inchiodano l'angoscia
di mancate risposte,
come ritratti sfocati
di perdute fisionomie
al muro dei ricordi
sognati e mai vissuti.

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Bianca e notturna, come un felino che scruta la luna...

un'impressione e un saluto,

S.

il 09/07/2004 alle 15:25

Grazie, cara S., per il tuo gradito commento, a cui tengo particolarmente...
Un carissomo saluto...
Axel

il 09/07/2004 alle 15:34

Stupendissima, divina e magnifica.
Un caro saluto
Camo

il 09/07/2004 alle 20:35

Graditissimo e lusinghiero, il tuo commento, caro Camo!
Un abbraccio
Axel

il 09/07/2004 alle 20:39