PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/07/2004
Resto solo
con le mie mani
a chiedere aiuto
per il mio domani.

I giorni passano
e con loro la mia pelle
si stacca sempre più
dalla mia carne.

Resto immobile
sdraiato sull'erba non più fresca
con le unghie che inesorabili
crescono senza fretta.

Gli occhi di un sognatore
son chiusi ormai da tempo
due tre ore
non è questo il momento.

Una leggera divagazione
sul mio stato d'essere
non più brioso e gioviale
ma angusto come una ragnatela da tessere.

Sono oscuro
come i signori che mi hanno generato
sottile la linea
che mi lega al creato.

Ho forgiato il mio carattere
c'è voluto troppo tempo
adesso devo disfare
le valigie di un uomo spento.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)