Piove aria bagnata d'argento
sulle barche senza vita distese a confidarsi,
sulla morte che strappa luci dai vicoli già timidi di sole,
sulle mani di ginestra senza peccato:
l'ombra urla adolescenze viola
urtando gialle foglie
e rimorsi
e facce ruvide
senza contorno.
Umido, il vento
sveglia il buio
sonnacchioso
piegando magri alberi senz'anima,
sfogliando ondate d'acqua grigioverdi,
e già s'impregna
il mio respiro
di lacrime
mute:
rosamare
fragranze d'anima,
petali molli senza sera.