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Utente eliminato
Pubblicata il 06/07/2004
Mi inchino ai tuoi piedi
perduta nel mondo
amica pietra
con profondi calchi
umili e innamorati
e se sfioro qualche
improvviso silenzio
canta con me
fino a sera
quando la lampada
alla finestra dell'amicizia
tornerà a farci compagnia

Mi affaccio dal silenzio
su questo cantiere
cerco di trovarvi un senso
ma il tavolo dell'artista è deserto
cosa mai avrà in mente?
una cattedrale?
un panificio?
un parco giochi?
un condominio?
difficile a dirsi
e francamente
nemmeno mi interessa
perché le sue mani
hanno rotto mille pietre

Si è spenta la luce
sui nostri silenzi
andiamo a cantare
dove il deserto
profuma di zagara
e le schegge di pietra
regaliamole alla luna
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