cammini e tra lacrime e bestemmie
inciampi sulla forze che hai smarrito
nei mulini violenti delle tue scelte agognate
e terribilmente infelici.
cammini e barcolli perchè l’audacia che avevi
è fermentata in disdetta
che inutilmente sedi con sassolini
di illusione...
-li chiamano farmaci-
mi chiedo semmai ti potrò rincontrare
mentre con bocca impastata
pronunci frasi oscure
per me, quanto per te stessa.
mi chiedo come possa una donna morire
per amore o forse solo per paura
di guardare, occhi negli occhi,
il dilagare brutale di un suo errore.
11/03