Ripropongo questa poesia modificata!
I tuoi baci continui
mi suonavano vitali
come le campane a festa
nella messa vespertina.
mi aspettavi impaziente
dietro l'angolo della chiesa
e sentivo il tuo cammino
leggero tra i fiori del sole.
Mi prendevi per mano portandomi
sotto l'albero delle ciliegie
per farmi arrampicare.
I tuoi occhi invadenti
sotto la mia gonna larga
spiavano la luna nera
mentre si faceva il trucco.
E ti perdevi nel rimmel
rubando la stella
per illuminare le piume
con riflessi d'ali d'oro,
per coprire i pensieri
che danzavano inquieti
sull'onda dei ricordi.
Aspettavi che mi togliessi
le scarpette rosa
per dormirci dentro
sognando la rotonda
perfezione delle arance
dal colore roseo
e ti dissetavi avidamente
del succo zuccherino
caduto tra i seni.
La bocca vogliosa
cercava briciole di sorrisi
offerti da frammenti
rubati al sole d’inverno.
Mi coprivi di zucchero filato
per infilarti dentro
al mio petto ospitale
perdendo il tuo cuore
tra le curve della mia anima
come un angelo che illumina
e accarezza le nostre immagini.