Il tempo scivola
sguardi vuoti
mescolato
tra la gente
mi sento disperso
nel tetro quotidiano.
Come un cadavere
in penombra
continuo il cammino
e avverto il dolore
sofferenza
impotenza, abbandono
insicurezza
e la delusione
questa vita stanca
schiacciata con la lingua
a penzoloni
e cerco
di auto convincermi
di non essere mai nato.
Potrei morire qui
sotto gli occhi di tutti
e nessuno
se ne accorgerebbe.
Su con l’ottimismo
male che va
c’è sempre qualcuno
che mi seppellirà.