In una notte senza tempo
un pazzo urlava alla strada
che tutto era troppo lento
ovunque lui vada.
Lasciavano i lampioni
l'ombra della sua figura
ai chini campioni
curvati dalle mura.
E tutto attorno gli passava
mentre l'occhio malandato
il loro scorrere osservava
già da tempo preordinato.
E totalmente ignorato
tentava di salvarli
dal vuoto del fato
e alla luce affidarli.
Così parlo ai sordi
fino alla fine dei giorni.