Ho amato
abbandonare,
persa nelle carezze,
fra i tuoi capelli
ogni volontà futura,
e dedicarti giorni
di grappoli buoni,
il cui sapore
ebbro ora riscopro.
Tu sei arrivata,
senza invito,
a questa festa
che dunque non è più.
Solo smarrisco
dalle mie dita
con le impronte
ogni mia vitalità:
sei tu che vai,
col rosso fluire,
per l’inattesa strada
che, goccia a goccia,
in terra si raccoglie.