GIULIA
confusa ma sempre e comunque ancora Giulia,
dentro una videocassetta vuota
guarda ma non riesce a vedere
la fine d’una storia che non è mai iniziata
mentre un nodo in gola la soffoca.
INCREDULA
di fronte ad un specchio di gomma
dove rimbalzano…mbalzano
i suoi perché senza una risposta,
non riesce a credere più in un domani
e senza corde vocali
quel che direbbe si chiama silenzio.
PERSA
lontana da chi le ha promesso un’eternità
è immobile nella prigione che le ha costruito addosso
con i mattoni e le sbarre d’una vita
che lei ha sempre voluto
e dalla quale non sarebbe mai fuggita,
adesso ch’è libera
un passato che non è mai passato
la condanna a dimenticare
quel sogno parallelo alla realtà
che non ha mai realizzato.
Che siano quattro muri, un prato o una strada,
da dove l’ha lasciata
dopo averla privata d’una dignità,
ingenua gli chiede:
Com'è possibile che non creda più in me nel tuo dio?
e lui,
come se le facesse un favore,
le risponde:
Stavamo guardando due mondi diversi.