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Pubblicata il 20/06/2004
Le onde travolgevano le mie orme,
il vento le accarezzava,
e le soffiava lontano,
la sabbia le dimenticava,
io non dimenticherò mai quella polvere d'oro,
che ora adoro.
Ero li inginocchiato di fronte al mare,
ad ascoltare,
a guardare i gabbiani che volavano,
mi salutavano,
mi lasciavano solo,
ascoltai il silenzio del vento,
il turbinio delle onde,
quanti sussurri,
quanti sussulti dal mio profondo,
in un attimo capii la vastità del mondo,
questa terra che girava tutto intorno a noi,
una rincorsa che dura mille anni,
e mentre il sole mi colpiva violentemente,
la mia pelle imbruniva lentamente,
gli occhi appesi all'infinito,
persi nell'orizzonte della vita,
cercavo il dono della vita,
cercavano una parola da DIO,
avevo paura del suo addio,
ma poi chiusi gli occhi per la vergogna,
poi presi coraggio e chiesi a DIO un dono,
un dono che solo lui può fare,
una virtù che solo lui poteva dare,
un mare che solo lui poteva creare.
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