un calore strano mi rende confusa
e le mie membra stanche
sembrano gemere riposo.
mi giro e rigiro in una casa
che non sento più mia,
chiazze bianche coprono,
come sangue,
ogni ricordo del mio passato
ed ogni posto della memoria.
cammino su mura sgretolate,
su polveri e ciottoli
da sudore e fatica sconfitti,
e non so da dove iniziare.
che tormento sapere che si è soli
di fronte alla distruzione.
tutto è velato e sporco,
tutto è confuso e opaco
e nessun mio gesto può riportare
l’antica e perduta armonia
fatta di ordine e scaglie di vanità...
quando se ne va l’imbanchino?????????
:-)