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Pubblicata il 18/06/2004
un calore strano mi rende confusa
e le mie membra stanche
sembrano gemere riposo.

mi giro e rigiro in una casa
che non sento più mia,
chiazze bianche coprono,
come sangue,
ogni ricordo del mio passato
ed ogni posto della memoria.

cammino su mura sgretolate,
su polveri e ciottoli
da sudore e fatica sconfitti,
e non so da dove iniziare.

che tormento sapere che si è soli
di fronte alla distruzione.

tutto è velato e sporco,
tutto è confuso e opaco
e nessun mio gesto può riportare
l’antica e perduta armonia
fatta di ordine e scaglie di vanità...

quando se ne va l’imbanchino?????????

:-)
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