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Pubblicata il 18/06/2004
ho attraversato un antro della memoria,
buio,
camminando e sanguinando
su cocci di bottiglia color smeraldo.

ho rinunciato al futuro, con devozione,
il sangue del mio sangue
vagava sulle strade della pazzia
e non potevo scappare, non dovevo.

ho lasciato ogni cosa,
dimentica di me stessa e della vita
che, intorno a me e come sempre,
fioriva
mentr’io raggrinzivo
senza scorgere gratitutine.

dovere! la mia presenza costante.
dovere! la mia ribellione silente.
dovere! il mio tramutarmi in mostro.

e nel sonno e nel pianto il mio rifugio.

cenere di un sorriso vitale
che al mondo mi ha consacrato.

tramortendo l’amore,
avvilendo l’amicizia,
violentando la vita,
accarezzando la vendetta.

mai più agonizzerò per donarmi
a chi non intende
che sacrificio è amore,
che rinuncia è sofferenza,
che eremo è tormento ed estraniazione.

mai più.

9/03

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