Gracidanti richieste di normalità,
divenute nel tempo più incessanti,
lievitano in bolle, prossime allo scoppio,
che riempiono il mio spazio pseudo-vitale.
Giunte alla massima tensione superficiale,
il più banale degli accadimenti
risulta fatalmente distruttivo.
Come sporca pioggia battente, allora,
il contenuto mi inonda all’istante
e senza un riparo adeguato
finisco con l’assorbirne ogni goccia.
L’ansia che ne deriva accresce il disagio
d’una impossibilità, piuttosto evidente,
a gestire gli eventi senza subirli
così che l’anima s’affanna, invano,
a richieder soluzioni alla mente
che, purtroppo, non sa più dare.
Rompicapo dalle mille sfaccettature
si presenta, così, ogni volta
che il cuore si apre ai sentimenti veri
nascosti sempre più in fondo
ai misteriosi anfratti della ragione.