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Pubblicata il 14/06/2004
moglie mia amante
custode ed alimento della vita
dormi ora nel tuo riposo forzato
piangi amare lacrime
e intona il tuo materno lamento
mentre stringi la mia mano impotente

figlio mio
concreta incarnazione del nostro amore
vegli ad un passo
tra una vita ancora da vivere
e una morte sempre incomprensibile
ti cullo con lo sguardo
attraverso quel vetro che invisibile
ci separa

moglie mia amante
compagna fedele di ogni giorno
lasciami baciare i tuoi occhi gonfi
lasciami sedere in immoto silenzio
lasciami urlare dentro al mio cuore
lasciami consolare l’incolmabile tuo dolore

figlio mio
immagine di un futuro ancora da scrivere
inerme respiri
lottando da solo con le tue esili forze
domandando tempo
se potessi strapparti al tuo destino
e correre lontano da tutto
se potessi…

e come l’incenso
che profumato si alza
ricco di gratitudine
così la mia preghiera
stende le ali
ringraziandoTi della vita e
implorando conforto…
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Che la Forza sia con tutti Voi!
un abbraccio vero.
ac

il 14/06/2004 alle 10:19

... ogni donna conosce quel dolore.
Ed ogni parola è inutile in questi momenti. Vi sono vicina.

I.

il 14/06/2004 alle 10:23

incenso son lacrime
che esalano preghiera
s'alzano incomprensibili
eppur non scenderà
la sera, sempre aurora
rimanda il dolor
che ci comanda...

un grande ed affettuosissimo abbraccio lunare

il 14/06/2004 alle 11:03

...

P. Ringraziante

il 14/06/2004 alle 11:45

Poesia vera e senza metafore, rivelatrice di sentimenti forti e affetto profondo.
Camo

il 14/06/2004 alle 14:38