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fax
Pubblicata il 04/02/2002
Ho deciso di ascoltare,
morire è un'espressione così indelicata...
Nuova vita che sboccia in umili germogli,
promessa al vento che tutto purifica,
promessa a me che non fingo più.
E tutto si ferma,
e tutto si perde...
Dei tragici orpelli, delle ricche certezze,
neanche più un ricordo.
Nuda terra, nuda terra d'uomo,
fremente per la dolce carezza di Dio,
feconda di verità,
nessun numero a ricordarle una fine...
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Bella e tragica nella sua cruda verità

Ciao
Antonio.

il 04/02/2002 alle 18:47
fax

Grazie, Antonio. Ho scritto queste parole in occasione della morte, improvvisa ed inaspettata, di una persona cara. Ho voluto descrivere la fragilità dell'uomo, tragica e dolorosa da un punto di vista puramente terreno, dignitosa e feconda se guardata con la forza della fede(per quanto possa essere difficile trovarla, in certi casi, nel proprio cuore...).

il 05/02/2002 alle 00:04