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Utente eliminato
Pubblicata il 05/06/2004
Finchè c’è ancora tempo
Resto qui, quietata di lontananza
Tra questi tram rossi
Che hanno l’unica direzione
Finchè c’è tempo.

Finchè c’è l’illusione
Ti scrivo ancora
Apro il dizionario
E cerco le parole giuste
Finchè c’è l’illusione.

Finchè siamo lontani
Ancora nei mondi diversi
Passo le notti parlandoti
Mi immagino d’averti qui
Finchè siamo lontani.

Finchè amo Milano
Dalla quale viene questo vento
Che viaggia notti e giorni solo per me
Ho la mia pazienza, ho la tua...
Finchè amo Milano.

Finchè ci sei da solo
Ed io cammino nei tuoi pensieri
Non me ne andrò
Illumino quel buio dentro di te
Finchè ci sei da solo.

Finchè mi aspetti
Credi che questo non succeda a tanti
Dormi tranquillamente
Come dici tu: “Sarà quel che sarà...”
Finchè mi aspetti.

Finchè non conosco la tua porta
Lasciami pensare ancora
Che abiti dietro la stessa...
Non la apro anche se la chiave ce l’ho
Finchè non conosco la tua porta.

Finchè vediamo solo i nostri contorni
Prima che bruceremo quei sei mesi
Finchè tu sei tu ed io sono io
Prima di dire “io e te”
Prima di dire “noi”.

Grazie a stupendo Nazim Hikmet e la sua "Prima che bruci Parigi." per l'inspirazione...
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Io, invece, affermo grazie a te, perchè hai scritto una poesia straordinaria.
Marco

il 05/06/2004 alle 14:55

concordo con Marco, associandomi al tuo amore per il grande poeta turco-russo...Ciao..LUna

il 05/06/2004 alle 16:03

bella e delicata, ogni verso ti avvolge, un caro saluto. Maurizio

il 05/06/2004 alle 19:54

...un giorno la vedrai Milano
Mi dispiace che salti questa opportunità, ma è solo rimandata

Poi magari un pò più giù, a metà dell'Italia....

un bacino
L.

il 06/06/2004 alle 00:04

Non ti sei risparmiata nel poetare con versi apparentemente dimessi, ma semplici e belli come acqua sgorgante, sull'amore su uno spazio indefinito di lontananza che è dell'io che si ama e non solo fisica. Ti immagino poetessa di vita, per come lo era Nazim Hikmet. E sei appasionata come un'Alda Merini. Sei una pittrice dei momenti nei tuoi versi e, anche, poetessa di speranze vive che meritano compimento. Serafico con affetto e delizia. Un abbraccio

il 06/06/2004 alle 16:09