PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/06/2004

Io e te
la prima volta è stato proprio qui
e c’era anche una canzone
che iniziava così,
ricordo che era lunedì…
cadevano un sacco di stelle
e noi stupidi a raccoglierle!
scottandoci le mani di luce.

Io e te
avevamo sempre un sacco di cose da fare,
fare e disfare era il nostro hobby preferito
che riempiva i ritagli del nostro tempo libero
tra sesso, Nutella e coccole.

Dentro i tuoi occhi riflessi
nello specchietto retrovisore
io ci ho inchiodato l’anima
come un poster sulla quinta parete,
quella degli eroi
in mezzo a due finestre aperte
sui nostri diversi stessi perché.

Io e te
quando eravamo inseparabili
ci siamo scambiati gli orologi…ricordi?
ma se li leggi adesso
non abbiamo più la stessa ora,
tu corri verso il sole anche se piove
ed io ho una luna come portachiavi.

Tra le tue gambe
ho fatto delle acrobazie di niente!
illuminavamo a giorno la notte,
bruciavamo il mare
e coloravamo i fiocchi di neve,
se non era amore
ci vorrebbe uno psicologo bravo
a dirci cos’era
tutto quel baciarsi, mordersi e leccarsi.


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...io lo chiamerei sesso

o no ??? :-)))

L.

il 05/06/2004 alle 00:31

Sei forse uno psicologo ???
:-)

Con affetto.

Alessandro.

il 05/06/2004 alle 00:32

Al di la della domanda a cui non ci sarà luminare capace di dare risposta, questi versi oscillano tra una forma intensa ed intima ed una risaputa e meno intensa, non so se ho reso l'idea.
E' sempr einteressante leggerti
Zordoz

il 05/06/2004 alle 08:36

A volte non scrivo le poesie di getto,
a volte metto qualcosa
e poi dopo qualche giorno riscrivo qualcosa.

Grazie del commento.

Con stima ed amicizia.

Alessandro.

il 05/06/2004 alle 17:33

Grazie delle belle parole.

Un bacioooo !!!

Alessandro.

il 05/06/2004 alle 17:34

Non ho fatto riferimento al sesso negli orologi,
era per dire che le stesse idee sincronizzate
sono cambiate
e loro non vogliono più stare insieme.

Un bacio.

Alessandro.

il 05/06/2004 alle 17:38