Grida il vento agli alberi
sconvolge le fronde maestose
e il brivido del mondo intero
giunge alle mie ossa
Non piange
orchestra tutti i suoni
del creato
non rimpiange niente
fiero agita la sua bacchetta
È silenzioso il vento
il suo soffio
si muta in lunghi suoni
poi si agita
se non lo si lascia
parlare…
Ascolta ti dice
come è potente il mio camminare
come tuona la mia voce
fra le corde del creato
È fiero
solitario si aggira
prodigando brividi
dal suo grande mantello
È freddo il suo elmo
gelido specchio
dell’inverno
ma caldo è il suo cuore
pulsante di estate
mai trascorsa
Ha due mani
una per accerezzare
i tenui boccioli
della primavera
e con l’altra
agita le fronde
rincorre con lo sguardo
le ultime foglie ingiallite