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Pubblicata il 04/06/2004

L'aereo va veloce
portandoti lontano
su ali sconosciute,
la pietra mai trovata
strumento di tortura
l'avevano conservata
per darla ai carcerieri.
I popoli oppressi
da mille e più soprusi
restarono confusi,
la forza della gente
che era nata in niente
ha conquistato cime
sempre più alte
ricordi millenari
di eterni imperatori
eterni distruttori
di uomini e bambini.
Ma non è questo il cielo
che pace ci donava
qui tutto è dilaniato
da guerre silenziose
e atomiche nascoste
di pazzi protettori
di terre prostitute.
I mali generati
da virus vaccinati
ci hanno già fiaccato
ma noi terremo duro.
Non dico più parole
perchè potrei tradire
il senso di una fiaba
rimasta conservata
in antri della mente
da tempo mai indagati.

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bhe l'areo forse è salito troppo veloce..ma la tua bella poesia meritava un po più d'attenzione...Cia' Luna
:-))

il 04/06/2004 alle 16:18