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Utente eliminato
Pubblicata il 03/06/2004
Grigia, l'aria s'imbruna
nevicando ombre di polvere morta,
tenebre, noia che muta s'aduna
in gore notturne: là, sepolta,

tra luci migrabonde
e liquide curve d'amaro vento,
l'anima delle cose si nasconde
e s'eterna eco, nero lamento.

Piove. Forse non è la nebbia di te
a colorare sillabe di sangue,
ma radici sperdute
d'una palude ove, ancora, il ricordo langue;

e affluente mi sento
d'un lago solitario di sorrisi.

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davvero navighi tra forme classicheggianti nelle quali la tua impronta si coglie nitida.
sorrido immaginandoti acqua cheta che si perde in sconosciuti sorrisi...

P. complimentante

il 04/06/2004 alle 08:49

Cimento lirico impegnativo, nella rima alternata, caro Fabio! :-) Al di là dell'aspetto formale, se ne coglie il "sapore" raccolto, il fondale in bianco e nero, il respiro pacato e solo a tratti malinconico. Buona resa nelle immagini e ottimo il finale ricco d'enfasi.
Salutoni!
Max

il 04/06/2004 alle 16:35