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Pubblicata il 03/06/2004
Salta da un fiore all’altro noncurante dei petali spezzati che si lascia dietro
La bramosia della conquista gli annebbia la vista e ne inaridisce il cuore
Gode nel vedere ogni donna struggersi nel vederlo andar via con un ghigno satanico che gli solca il viso
Azzanna le sue prede lasciandole esanimi al loro destino, non ha pietà per i sentimenti altrui
Quel che conta è il trofeo da aggiungere nella sua ignobile bacheca piena di foto in cui sono immortalate le sue vittime prima della loro condanna
Le rose che regala hanno le spine imbevute nell’arsenico per avvelenare la sua nuova conquista,
quel che conta è che nessuno uomo innamorato possa raggiungere le sue prede
Il povero malcapitato non ha scampo,
il Don Giovanni arraffa fino a raggiungere la sazietà
Per poco tempo durerà finché una donna ne legherà mani e piedi e lo appenderà come un salame da far stagionare per l’eternità

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