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Pubblicata il 03/06/2004
Durante questo magnifico tramonto
ad occhi chiusi libero il mio pensiero
Ed egli gode perdendosi in infiniti viaggi
e piacevoli speranze di vita

Immagino campi di fiori
e fiumi argentati
Sorvolo montagne innevate e mari limpidissimi
Riesco perfino a percepire la libertà
Si la libertà, quella di poter volare senza pensieri

Ma ad un tratto qualcosa cambia
Sento una musica provenir da lontano
all'inizio appena percepibile
ma più ritorno in me
e piu' questa musica si fa via via piu' vicina
pressante, opprimente
toglie il fiato e stringe il cuore
Il cielo si fa grigio, cupo
tuoni e fulmini all'orizzonte
rovinano il mio tramonto

Poi...
Poi comincio a distinguere quei suoni
sono pianti, lamenti
grida di disperazione
Un insieme di sirene,
di campane, di cori religiosi
di famiglie distrutte.

E mi ritrovo solo con me stesso
in questo temporale assassino
un temporale che scandisce il suo tempo
con i suoi strumenti

Strumenti che emettono
fastidiose note
note di disgrazia
che fan ballare la morte al ritmo
di ictus e tumori
infarti ed incidenti
guerre e carestie

Una musica che fa impazzire
intollerabile, grezza, stonata
ma sempre ed inesorabilmente presente.
Figli che piangon per genitori malati
genitori che pregan sulle tombe dei figli
morti prematuri.

Non esiste il tasto del volume
non si puo' cambiare canzone
esiste Quella canzone
e quella dobbiamo ascoltare
Un incessante fiume di lacrime e carezze
che si miscela con il sangue e il dolore

E cosi' noi,
come tanti fans inconsapevoli
ci rechiamo ogni giorno a quel concerto
Un concerto interminabile
tal volta quasi impercettibile
ma sempre pronto a nuovi e tristi colpi di scena

Ma adesso mi chiedo
io
difronte a questo tramonto ormai lontano
che fine farò ? ....
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