Vorrei conoscere quella donna
Nata nella terra dei vulcani
che ha camminato tra fronde di salici
e licheni odorosi di sorgenti
in foreste impenetrabili come l'animo suo,
quella donna che ha serrato stretto
nelle treccia inestricabile dei sui capelli
la sua volontà e la sua indomabile
consapevolezza di essere,
quella donna che si tinge le labbra
con il rosa della sincerità e l’antico del mistero
quella donna che rinuncia senza chiedere
e chiede senza rinunciare a dare
quella donna che dà prima di prendere
e prende quello che non vuole perdere
quella donna che sa
ricordare senza rimpianti
e rimpiangere senza rancore
e perdonare senza pietà
ed impietosirsi senza superbia,
quella donna vera come l’alba
e inconoscibile come il destino del tempo
per lei riprenderei tra le braccia la cetra dei poeti
e intingerei occhi e labbra alla sua inesauribile fonte
femminile di grazia e bellezza,
che non ha bisogno di occhi per essere ammirata
e di promesse per essere mia.