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Pubblicata il 27/05/2004
Sul volto
il rimbalzo degli anni migliori
poggiati come raffinate collane
le rughe al bianco collo
di desideri di aggrappi
di bocche
scivolate socchiuse
in risvegli di drammi

Nel tempo
che aveva trastullato i pensieri
per addolcire l'anarchia
dei battiti
che mi bucarono il petto
nel rivederla
si svegliò l'animale ricordo

L'affetto trasportato dagli occhi
su oggeti che presero vita
bruciò il nome
ma imbalsamò la figura

Il tempo
sconfitto o corrotto
conservò la fiamma al dolore
la bellezza intatta
al tormento di un'anima
con mai pace raggiunta

Dio che mai
si era mostrato al richiamo
di pene
mi strappò l'ultimo appello
fare di due vite
per l'ultima volta una sola
o nel bilancio di mani
con sguardo alle tenebre
poggiare una a terra
una al cielo

Sordo
ci mise in un cerchio
ci assegnò due strade
con traguardo in preghiere
monete per la sua banca
per lievitare il suo nome
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dal volume: voci dall'inferno
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