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Utente eliminato
Pubblicata il 25/05/2004
Di notte m'afferri
mentre guardo il mio piccolo
nero orizzonte
mi confondi col sussurro di niente
confine sottile tra un'alba...e mezzanotte

Di notte arrivi correndo
col tuo guanto di scuro velluto
ladro
rubi piano una carezza ai capelli
lasciando una traccia invisibile
firmata con succo di limone
sopra vernice d'un quadro

Mi prendi
di notte
mentre ripenso
vestale d'insonnia incoerente
al mio vecchio orizzonte
dama malinconica
polvere di cornice d'altri tempi
ingrigita
dal cuore fino alla mente

Mi sorprendi
di notte
e mi passi vicino beffardo
a due passi
illudendomi ancora una volta
di afferrare un respiro
mentre mi sfiori
a due palmi da labbra cucite
da un crudele desiderio

Di notte
sopra questo balcone di marmo
mi raggiunge il rumore di un treno
il ricordo di una triste occasione
al di là di tutti i binari
oltre la mia...e la tua stazione

Di notte mi volto
impietrita statua ad imbuto
mi volto e non vedo nessuno
mai una voce che possa spiegare
se il fantasma di mezzanotte
tra le dune ed il mare
Sei Tu...o soltanto il Vento
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Ottima scenografia e drammatizzazione lirica, in vividezza di immagini, con passaggi assai ariosi, sempre in chiaroscuro, a stilizzare la variegata gamma delle emozioni dell'attesa, dell'evocazione che punge le carni, del desiderio...delle raccolte emozioni. Eccellente ingresso! :-)
Un saluto.
Max

il 26/05/2004 alle 10:25

E' bellissima
e mi piace tantissimo il tuo stile !!!
è come se le tue parole
fossero scritte su un velo di seta,
il confine tra il sogno e la realtà.

Bellissima tutta,
l'ho letta tutta con piacere
stupendomi sempre di più
delle immagini che crei
e metti in versi.

Nonostante non sia corta
non ha nessuna caduta di tono.

Un bacio.

Alessandro.

il 26/05/2004 alle 19:44

Grazie di cuore,
sei dolcissima!

Un bacio.

Alessandro.

il 26/05/2004 alle 20:18