"Anche se parlassi la lingua
degli angeli...
Se non avessi l'amore,
sarei un vuoto bronzo
risonante..." (dalla Lettera ai Corinthi)
Ninfee inchiodate a stagni,
con le scheggie d'ossa
del mio umano soffrire,
sono le visioni percepite
di sentieri a vette lontane,
dove si fa abbagliante
la luce di un'alba diversa,
che splende al piú cieco,
eppure è ombra al superbo,
Amore incontra amore
e piú amor conosce affine
s'incanta la visione pura
nella luce senza ombre.
Unica e solitaria è la Via,
nascosta nell'apparente
molteplice varietá
di riflessi della stessa identitá.
Il dolore è guida che affina,
ma sofferenza è assassina,
da capire la differenza,
per sciogliere le catene
e liberare le costrette ali
per trovare l'essere vero
che in noi, soltanto alberga.