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Utente eliminato
Pubblicata il 19/05/2004
"Gli angeli non ci sono;
stanchi di navigare
tra guerre e rivolte
nella mortale indifferenza,
con le loro tuniche silenziose
sono andati via;
si sono confusi
con le luci chiare
del cielo di primavera.

Ora, gli angeli
siamo noi,
custodi di storie passate,
ricordi, esperienze
dell'anima,
nella girandola
di emozioni vissute
spesso stringenti
e calpestate.

Gli angeli siamo noi,
profeti del futuro
da realizzare,
soli o in gruppo,
scegliendo nei vortici
di parole in subbuglio
mille frasi ancora da scrivere
e sfogliare insieme
tra le lapidi dei morti.

Gli angeli, se verranno
alla nostra festa,
forse, verseranno
lacrime, come musiche d'acqua
nei nostri bicchieri,
da leggere come pensieri
gorgoglianti
e teneri
d'approvazione.

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