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Sul filo
avanzo cieco,
brancolando in avanzi di buio
di notti perdute
§.-=^=-.-.-=^=-.-=^=-.-> dove sono i giorni?
a tatuare ogni istante
d’amniotica insonnia
con aghi di pensieri
in volo rapace,
§.-=^=-.-.-=^=-.-=^=-.-> nei calendari
rattoppando ferite
in suture di sale rovente,
nel grido interiore
che nasce nell’ombra
di morente vagito,
rimasto appeso
uncinato alla gola,
§.-=^=-.-.-=^=-.-=^=-.-> ci sono soltanto
in bilico fra un sí e un no,
nell’eco di un sussurro...
... di un sussurro...
...... di un sussurro...
di un sussurro...
............di un sussurro...
che al ripetersi eterno,
diventa monotono
poema di malinconia.
§.-=^=-.-.-=^=-.-=^=-.-> le notti...