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Utente eliminato
Pubblicata il 17/05/2004


al mar della plata
s'abbracciano conchiglie
magmatico perchè

vagando
alle correnti
neuroni staminali

vitale
e
intrepida migranza

"ed
è come essere
il taglio del bosco
la mia rupe"

sequando la notte
di coni formicai soporosa
e
di sudore salate fronde
ai passi incerti la rugiada

favole su labbra
scivolando

or'assordante
d'eco rintanata
cos'inclinata
di radici in ombra

agli spaziati gemendo
di cerere fianchi

chiocciole

senza fine la fame
e
oltranza
sulle genitali ruote

mai di chi

di forse primavera
dopo il letargo
ne l'umidaticcio muschio

una vecchia storia
a pena raccolta
per il tempo origliato
del nulla da dire

"in oxigen"
"la discarica dei cuori"
"africa anche tu"

che alla mente
ruggiscono i leoni
"nel bagliore dei metalli"
d'astri percossi
la bianca criniera
inutile il pistone nel mortaio
se
tutto ha
una ragione d'essere

anche le mosche al naso
in questa ogiva del tramonto

e
ai filari appese
tra un palo e l'altro
delle ore
rinsecchite le parole
stoccafisso

"d'oziante gioia"

e
ad ogni passaggio
del compleanno
che mai vorresti festeggiare

lasciare nel piatto
qualcosa di buono

potendo le farfalle


lucio comunque
o musa
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parole chiave virgolettate
che fanno male e bene
d'antico e sempre aldente
il sapore delle le farfalle
che volino o si lascino brindare
per gli auguri mancati
di una notte
al telefono senza fili
e per la vita che scorre
"dolcezza infinita"
o lucio

sempre
il bacio della tua musa
Kat

il 18/05/2004 alle 00:48