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Pubblicata il 16/05/2004
Preannunciato oscuro cielo
nello spago d'un cero
appena mozzato di respiro
con le tue dita
con il tuo volere
di darti alla morte.

Si socchiudono le pupille
all'alba, nel cogliere il tuo strillo
a mezz'aria, nel cielo
e poi struggersi
nel tuo ultimo terreno
nella tua finale ragione.

Preghiere lavate
dalle lacrime, trepide
crollare dai tuoi venti metri
morire nell'inanimata pozza
e tuo figlio ha incontrato
lo sfogo nel pianto.

Ormai sei trapassata
più viva di prima nei nostri cuori
perché lo spago del cero
è stato riacceso, dinanzi
al tuo marmo eterno
al nostro riversar d'amore.
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