Dal martellare
di arrangiamenti massosi
cammino su sospiro
da illusioni di ragione.
Trattando da polvere
il resto qui attorno,
trattengo il fiato
aprendo la finestra.
Disteso sul bilico,
immobile sudo tremante e,
immaginando attentamente
la barriera superiore
da palpebre incatenate
con serratura di stanchezza,
colgo sfumature mammifere
di bellezza pungente
e di toni speranzosi,
visione di un domani
nei sogni smeraldo.
Finalmente galleggio.