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Pubblicata il 12/05/2004
Gocce rosso rubino
scorrevano su volti
precocemente invecchiati
da lacrime oramai asciutte

Cuori senza alitar di vento
palpitavano dentro destini oramai
segnati da un tempo senza scorrer di ore

Note stonate riempivano l’aria
di echi rombanti portatori d’ansia
Vento rugoso d’ombre oscure
alzava polvere di sabbia putrida

Colori sbiaditi donavano luce opaca
premonitrice di atroci eventi mai sopiti
Voci tumultuose decidevano destini
con mitra spianati

Antichi presagi s’avveravano in un mondo
senza tempo mentre occhi di neonato
inconsapevoli chiedevano ancor
parola mai conosciuta ma inconsapevolmente
desiderata …. Amore …
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Una poesia bellissima, questa, un apologo all'apparenza inquietante, con un finale splendido che ribalta totalmente il senso di questi versi. Piaciutissima! Un bacio a te.
Michele

il 12/05/2004 alle 13:27