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Utente eliminato
Pubblicata il 10/05/2004
Ricordo che facevo della mia
stanza
il mio rifugio
impenetrabile...

Le loro voci battevano
come un'orrida
bestia
sulla soglia della mia anima
tentando
in ogni modo
di abbattere
le mie barriere,
le mie difese.

Le mie stesse mani
mi tradivano...
in quegli attimi
tutto,
anche l'aria
che respiravo,
si beffava di me.

Diamanti..
diamanti dai miei occhi,
collera nel mio cuore,
distruzione nelle mie braccia,
sofferenza nel mio corpo.

Un urlo
squarciava i miei pensieri...

Dopo,
il silenzio..
enorme velo nero
sulla mia esistenza..

Chiudevo gli occhi
e
con il viso umido
mi lasciavo cullare
dalla
mia disperazione.
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Quanta sofferenza ci è piovuta addosso, e quanta ne verrà ancora. Il tempo a volte la sbiadisce, ma ogni tanto riaffiorano i ricordi... leggendo una poesia bella e "vissuta" come questa. Complimenti! Mi hai commosso e... fatto rivivere alcuni momenti della mia vita.
Un saluto, obsidian.

il 11/05/2004 alle 08:08

Solitaria e commuovente...le venature dark si fanno sempre più profonde. Le tue poesie ricche di emozioni mi lasciano tagli di sofferenza, ma anche, tagli di speranza.
Ho visto con te e provo ciò che provi.
Tutti i santi giorni devo decidere se uscire ed affrontare quelle voci o chiudermi in me stesso e lasciare che le loro violente nenie invadano la mia anima.
Complimenti......"maestra"!

il 11/05/2004 alle 12:45

è molto triste la tua poesia! Io non posso capirti ma leggendo queste parole posso quasi provare le tue stesse emozioni, ma come dici tu sono questi momenti che ti hanno fatto diventare la persona che sei e forse ciò ti serve a capire che non tutti i mali vengono per nuocere, può sembrare un luogo comune ma nasconde delle verità se ti ci fermi a riflettere!
ciao

il 11/05/2004 alle 18:17

Penso che tu abbia tratto forza da quei momenti, e ne abbia ricavato tanta voglia di vivere...sei forte, sensibile, ma forte!
é un dono prezioso, fanne tesoro!
bacione,
tommy

il 23/05/2005 alle 22:46