PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/05/2004
(ripropongp questo testo dopo alcune aggiunte e ritocchi.
Abbiate pazienza...)



Sui tetti la luna
tesse tenebre azzurre.

Nel silenzio notturno
risuonano passi.

Un’altra vita mi cammina accanto.

Ignorato passante
che mi ignorerà.

Io stessa vivo e mi cammino accanto;

mi guardo e non capisco,

mi resto indifferente.

Soffro dolori che mi sono alieni
scrivo parole che non riconosco

e rincorro aquiloni
che non ho mai lanciato.

Sono un passante anonimo a me stessa.

Sono uno sconosciuto
che abita la mia vita.




* (A Bernardo Soares)







Dona Flor
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C'è soltanto da godere di questa tua lirica densa e penetrante, Dona Flor, non da aver pazienza! In essenza, esponi lo splendido personaggio inventato da Pessoa, il "suo" personaggio, e ti esponi in una bellissima dissolvenza d'immagine con lo stesso Soares, facendo intimamente, emozionalmente tuo, anche nello stile, "Il libro dell'inquiestudine", quel dolente, vivo affresco dell'uomo mirabilmente dipinto dalle tue stesse parole. Conserverò questa poesia!
Un caro saluto.
Max

il 11/05/2004 alle 11:10