Seduto sui miei pensieri, a braccia conserte,
osservo silente ed attenta la morte.
Una bimbetta dai riccioli neri corvini
che guarda il fluire di sconosciuti e vicini.
La gente che corre di fretta, è distratta
passa e non pensa al suo sguardo che attacca.
Velenoso riflesso che l’anima morde,
la maschera toglie e la menzogna disperde.
Un sorriso gentile il suo volto dipinge
ha risolto l’enigma che fu della sfinge
Non è l’animale, che al mattino è carponi,
quello che vive delle proprie illusioni.
Seduto sui miei pensieri, a braccia conserte,
ho potuto vedere, in faccia, la morte.
Ora porto con me il suo tenero sguardo
ed il sorriso nel quale, alle volte, mi perdo.