PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/01/2002
Lento il tempo
scorre sul torrente,
immerso nella notte
al limitar del bosco.
Seduti sulla pietra
la voce sua ascoltiamo,
da millenni racconta
agli amanti la sua storia.
Piccole voci cantano
fra gli alberi nel buio,
un attimo rubato al tempo
le mani che si stringono.
Brilla una stella lassù
intensa più che mai,
mentre una civetta
il canto suo ci dona.
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A volte è bello pensare che anche una sola goccia, schizzando su una pietra, ritorna un pò indietro. Magari schizza su un fiore, ne libera il profumo e ....
La civetta non porta sfiga, è un animale dolcissimo e canta le stelle.
Ciao
Luigi

il 28/01/2002 alle 23:58

sono le nostre stelle che ci donano i sogni e le tue lo sanno fare molto bene....grazie Lory e Catia

il 29/01/2002 alle 15:00

Da sempre le stelle si offrono ai sogni, verrebbe la voglia di trattenerle per renderli sempre rosei.
Un saluto ad entrambe
Luigi

il 29/01/2002 alle 23:23

molto bella e romantica , come sempre le tue poesie . così innamorati da prendere come "canto" il verso della civetta ?
non era meglio un usignolo?
un caro saluto karla .

il 31/01/2002 alle 22:59

Carissima Karla, gli usignoli non cantano la notte sotto le stelle, nessun uccello lo fa. Io che vivo in campagna non ne ho mai sentiti.
Ma la civetta, a dispetto della nomea di jella, è un'animale pacifico e dolcissimo, può spezzare lievemente il silenzio, accompagnato dal mormorio del torrente.
Un pò di fantasia che accompagna un pò di poesia.

Luigi

il 02/02/2002 alle 08:39