Scolpita nella mente
mentre il resto si scolora,
nitida nei ricordi
riappari in ogni ora.
Riodo il ciabatare
da mattina a sera ,
in quella casa angusta
quasi una galera.
Quegli umili vestiti
che portavi addosso.
coprivano un corpo sfatto
e sogni mai rimossi
e, quando con affanno
l'angoscia ti prendeva,
sopra fogli bianchi
scrivevi la tua pena.
Come una vecchia quercia
dal sole ci ombreggiavi,
carichi i tuoi rami,
il corpo ci saziavi e,
mentre ogni stagione
seguiva il suo percorso,
tu, dentro quelle mura
ti consumavi fino all'osso.
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