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Pubblicata il 03/05/2004
Il lago sembra stare lì tranquillo
come la macchia d'olio sul mio pantalone
un'albero sprofonda nel cielo cremoso
occhi intrappolati
nelle sabbie mobili del sole,foschia
entro in tenda
le parole fuori
si amalgamano in melma sonora
sinfonie di suoni
melodia di parole spezzate
poltiglia di visioni,
la penombra qui dentro
è arricchita
di gioielli mentali
diamanti,pupille placide.
Un cane passa
bava di lingua rossa
ruba un pezzo di pane
su un tavolino sporco
con balzo affamato,
il sole lecca gli alberi
il vento crea effetti di luce
trasformando le foglie in specchi leggeri,
rami tesi
in pacifica esposizione
laghi di cielo tra le fronde
questi colori si possono mangiare...
Mauro si guarda le mani
con occhi appagati
parla con loro,
sguardi innocui,
e implora il vento
di non urlare
cerca d'immergersi
sulle pagine di questo quaderno,
ma la realtà è così folle
che mi spinge
sorridendo
verso una lenta e colorata implosione.
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Bello guardarti, in queste immagini.

I.

il 03/05/2004 alle 23:15

Bello sentire la tua presenza mentre mi guardi...ciao

il 03/05/2004 alle 23:30
Ria

Il mio veggente preferito!!!Mitico!!!
Quello che i tuoi occhi osservano si trasforma in esperienza vitale; in vite fatte di tempo, suoni e colori, che diventano emozioni palpitanti nelle tue parole.
Baci a profusione ottica Ria :)

il 04/05/2004 alle 00:24

e menomale che non ti vengono sempre i commenti!...questo mi ha riempito di sicurezza e piacere
ciao
baciuzzi

il 04/05/2004 alle 23:47