Allungo una mano tremante ma ardito
attraverso l'ardente roveto dei sensi
cercando di cogliere il frutto proibito
che rende i miei sogni agitati ed intensi.
Le spine di spazio, tempo e distanza
lascian ferite ormai superficiali
perchè già intravedo noi in quella stanza
abbracciarci e spiegare insieme le ali.
Ecco, lo sento, ormai tra le dita
il frutto di una mordidezza inaudita,
lo porto alla bocca socchiudendo gli occhi
gustando carezze e morbidi tocchi.