Di nuovo sera. Chiudi le persiane
senza attendere lune;
ormai implori il buio sulla pena
e marea d’immemori conchiglie.
Eppure anche stanotte
consumerai a sangue le tue unghie
a scrostare l’insonnia
dove il silenzio ha voci di memorie,
occhi d’assenza
e anemoni appassiti.
Madida di pensieri
tra il motteggiare d’ irrisolti enigmi
ti rialzerai dal letto anche domani
quando labbra ametista
dischiuderà l’aurora.
Dona Flor