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Pubblicata il 30/04/2004
Nemmeno adesso
Dopo tanto tempo
Riesco a capacitarmi
Che la vita è un miracolo
Di quelli che capitano
Forse tutti i giorni
Se i giorni potessero anche parlare
Ma cosa direbbero mai
Di così speciale
Di così straordinario
Che mille e mille altre persone e
Altri mille e mille poeti
Non abbiano già scritto e
Riversare di questo nero
Inchiostro questo fiume bianco
Che scorre lentamente sotto le mia dita
E accorgermi
Che il tempo passa
Lentamente
Ma mai così
Inesorabilmente e tutto
Questo schiaccia la mia testa
Non contro il cuscino
E vorrei in quest'istante ricordare
La dolce sensazione
Che avverto nel tepore
Prima di addormentarmi la sera
E vorrei ancora tingermi la faccia
Ed aspettare che tutto cambi ancora
Per nascondermi ancora più
Profondamente in questa vita e nemmeno
Riesco a più a ricordare il mio nome
E quale possa essere stato
Un passato
Ma vedo solo un presente
Che tace e non muore
Lentamente
Come queste lancette che girano e girano
E queste parole che sono troppo lente
Rispetto al cadere delle mie impressioni.

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Trasmette, come un quadro, tutto il senso di angoscia che si voleva rendere.

il 13/02/2006 alle 17:59