La maestra d'italiano
ha sprecato la realtà
dietro le mezze lenti,
scaltre, ad ogni sguardo
ad ogni ghigno innocente.
Gioca tuttora,
come un ingenuo,
con le lettere affluire
nei solchi pensieri
sfregati, sulla lavagna.
Ora attende
la sua ora
e il suo giudizio,
adagiata nel riposo
della susseguirsi ininterrotto
dei suoi discepoli.