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Pubblicata il 28/04/2004
Come un cieco privato di bastone e cane
vago a tentoni nella foresta delle rime
sperando che le mie mosse non sian vane
che i miei versi paian rose senza spine.

Di certo un solo vostro sguardo cristallino
potrebbe mutare la stoffa grezza in seta
ma nemmeno il più dolce sogno del mattino
può trasformarmi in uno pseudo poeta.

Accettate quindi queste misere parole
quantomeno perché scritte con il cuore
perché se le osservate bene non son sole
ma rivestite dal drappo dell’amore.

Sarà forse che mirando il vostro viso
e perdendomi dentro i vostri occhi
a me sembra di stare in paradiso
felice come bimbo sotto la neve a fiocchi.

O magari che sfiorandovi la pelle
e gustandovi i contorni della bocca
sembra di esser così vicino alle stelle
come chi allungando un dito quasi le tocca.

Non so dirvi perché in me arda così forte
il desiderio di rivedere il vostro viso
ma non posso esimermi dalla mia sfacciata corte
confidando almeno in un sorriso.
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Conosco già questa poesia, in un altro mondo..
Bentrovato, amico divecchia data.
Sono felice che le nostre strade si congiungano anche qui..

Un saluto affettuoso

Kristine

il 28/04/2004 alle 15:30

e a chi è rivolta questa gustosa poesia?:-)
belle parole e....concordo coi commenti precedenti....classicheggiante:-)
Ciao
Mary

il 28/04/2004 alle 17:48