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Pubblicata il 27/04/2004
A volte desidero non essere
ciò che sono.

Il suono sibilino del vento
mi fa volare sopra il mare.
Sono contento.
Ma non so volare con
le mie stanche mani.
E non sento su di me
le ali di rondine.
E così si perde invano.
E mi sento lontano
dal cielo, lontano
dal concavo azzurro.
Lo so.
Non sarò mai un uccello.

Il rumore meschino della risacca
mi fa nuotare sotto il cielo.
Sono giulivo.
Ma non so nuotare con
i miei piedi umani.
E non vedo su di me
le pinne di delfino.
E così riemergo piano.
E mi sento lontano
dal mare, lontano
dal tavolo azzurro.
Lo so.
Non sarò mai un pesce.

Il pianto disperato d'un bambino
mi fa camminare tra cielo e mare.
Sono triste.
Io so camminare con
le mie gambe terrene.
E non tocco su di me
una pelle diversa.
E vedo un cuore ammazzato.
E mi sento lontano
dalla vita, lontano
dall'angelo azzurro.
Lo so.
Sarò sempre un uomo.

A volte desidero non essere
ciò che sono.

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io la trovo bella, anche se forse l'avrei snellita, permettimi il termine.Mi piace soprattutto la prima parte, non ho ali di rondine...dice molto questa frase..

il 28/04/2004 alle 14:32